Didattica

Paura di volare?

Di Bruce Delphia e Joel Dovenbarger

Il Subacqueo: maschio di 32 anni, sano, esperto, in forma. Non si immergeva da quattro mesi.
L’incidente: viaggio sub di 4 giorni. 4 immersioni il primo giorno, profondità massima 24 m. 4 immersioni il secondo giorno, massimo 20 m. 4 immersioni il terzo giorno, massimo 26 m. 2 immersioni l’ultimo giorno, la prima a 20 m., la seconda a 13 m. Tutte le immersioni in curva, multilivello e con sosta di sicurezza. Stanchezza e diarrea prima dell’ultimo giorno di immersioni.
Le complicazioni: 9 ore dopo l’ultima immersione, disagio generale, formicolii alle gambe, spossatezza della gamba sinistra e dolori articolari ad entrambe le gambe. 10 ore dopo - e 19 dolo l’immersione - intorpidimento ad entrambe le gambe. Chiamata al DAN: indirizzato alla più vicina camera iperbarica.
Trattamento: primo trattamento con tabella USN 6, con risultato parziale. Il giorno dopo Tabella USN 5 con risoluzione pressoché completa. 48 ore dopo, volo verso casa, a 1800 metri sul livello del mare, nonostante fossero ancora presenti lievi sintomi. Arrivato a casa, spossatezza per 24 ore. Dopo 36 ore, debolezza e formicolii alle gambe. Inviato al locale centro iperbarico: seconda serie di trattamenti in camera con completa guarigione. Dimesso con il consiglio di non immergersi per almeno due mesi e con l’avvertimento che ritornare ad una altitudine elevata troppo presto può stimolare la ricomparsa dei sintomi di una MDD precedente.
Discussione: il sub, in questo caso, non ha fatto errori, ma la serie di immersioni ha comportato un notevole carico di azoto. Dopo l’insorgenza dei sintomi, ed il ritardo iniziale nel chiedere assistenza, il sub ha ricevuto una trattamento adeguato, con buon successo terapeutico. Il problema riguardala ricomparsa dei sintomi, stimolata dal volo due giorni dopo il primo trattamento ricompressivo.
Raccomandazioni: in caso di esposizione ad altitudine dopo l’immersione: la ricerca DAN ha dimostrato che se si viaggia ad altitudini superiori ai 330 metri s.l.m., è raccomandabile attendere per almeno 12 ore dopo un’immersione singola in curva, o per almeno 24 ore dopo immersioni multiple, fuori curva o per più giorni di seguito. Queste raccomandazioni si applicano nei casi normali, ma che dire in quei casi in cui c’è stata MDD ed è stata trattata in camera iperbarica? L’esperienza ha dimostrato che, in questi casi, l’esposizione ad altitudine può provocare una ricomparsa dei sintomi di MDD.Durante il volo ad un’altitudine equivalente di
2,400 m., lariduzione della pressione può essere sufficiente a far ricomparire i sintomi. In simili casi un approccio cauto, prolungando l’attesa per tre - quattro giorni,è la cosa migliore. In alcuni casi può anche essere consigliabile respirare ossigeno durante il volo di rientro.
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